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Lettera di pancia e d’anima

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Caro mio simile,

scrivo questa lettera per fare alcune considerazioni che siano utili a te e a me.

Siamo esseri umani, e tra l'altro abbiamo una pancia. Mangiare è una necessità e un piacere. È uno dei piaceri della vita. Ma per mangiare in maniera corretta occorre osservare qualche regoletta. Non lasciamoci dominare troppo dal nostro stomaco. Ricordiamoci che non si vive per mangiare, ma si mangia per vivere.

Non dimentichiamo che il pane quotidiano molti non ce l'hanno, e che tutti quegli alimenti che buttiamo nella pattumiera potrebbero sfamare tanti indigenti, in particolare parecchi bambini che muoiono di fame.

Non dimentichiamo che non abbiamo soltanto una pancia, ma anche un'anima, e che anch'essa ha bisogno di cibo con frequenza. Non facciamo che il nostro corpo sia sin troppo pasciuto, e il nostro spirito sia deperito. Si può pure arrivare al paradosso che il corpo soffra di bulimia, e l'anima soffra d'anoressia. Cerchiamo di alimentare in modo salutare l'uno e l'altra in armonia. Ricordiamoci che la pancia passa, e l'anima rimane.

Scrivo queste cose come promemoria per te e per me, perché la marea materialistica del mondo tende a sommergere tutto e tutti in un buio oblio. Cerchiamo di rimanere a galla e di non annegare, servendoci del salvagente dei valori salvavita.

Un tuo simile.

 

P.S.

Buona nuotata!

 

 Franca Colozzo - 27/03/2018 19:16:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Comunque Gaetano, non sono d’accordo per quanto attiene ad aborto ed eutanasia. Lasciare libertà di scelta agli altri è un sacrosanto diritto democratico. Non lo farei su me stessa, ma gli altri vanno rispettati, in quanto ognuno è un mondo a parte con situazioni difformi. Per quanto concerne il sacrificio di animali, dopo un’attenta rilettura della Bibbia ed una comparazione con antichi testi sacri antichi - non ad opera mia in quanto non ne sarei capace, ma di studiosi molto qualificati - ne esce fuori un quadretto poco edificante o addirittura raccapricciante, intessuto di violenza e vendette. Mi risulta che l’uomo non abbia mai perso l’abitudine al male... Sembra però che la civilizzazione odierna, sia riuscita in parte a migliorare, nonostante le guerre ancora in atto come quella siriana, le storture dell’uomo, la bestia peggiore del creato.
Per i sacrifici degli agnelli, non a quello divino che da sempre è stato un pretesto per immolare animali innocenti, ne starei alla larga poiché non mi sembra giusto infliggere simili torture a degli animali inermi per il solo piacere della tavola. Infatti, mi esimerò dal comprare quella carne e spero che passi il messaggio di non uccidere agnelli. Le tradizioni, quando sono barbare, non vanno rispettate. Spero che tu sia del medesimo avviso. Ti auguro buona serata e una Felice Pasqua.

 Gaetano Lo Castro - 27/03/2018 16:55:00 [ leggi altri commenti di Gaetano Lo Castro » ]

Mi fa piacere, Franca, il fatto che condividi il mio pensiero.
L’antica tradizione giudaica di sacrificare animali alla divinità, è stata sostituita dalla volontaria immolazione d’amore dell’Agnello divino, in espiazione per le colpe dell’umanità. Ora la nuova tradizione del neopaganesimo è quella di fare sacrifici umani agli dèi. Così tramite aborto ed eutanasia si immolano innumerevoli vite umane al dio della superbia, al dio dell’egoismo, al dio del materialismo.
Ti auguro di cuore una Pasqua di pace e di luce.

 Franca Colozzo - 27/03/2018 11:17:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Concordo pienamente con il tuo pensiero, valido specialmente in occasione delle prossime festività pasquali. Si mangia troppo e male, lasciandosi prendere dalla gola. Il tuo pensiero ai bambini che soffrono per la fame dovrebbe essere sempre presente in noi, così come - e aggiungo una mia nota personale - non si dovrebbero uccidere tanti agnelli per Pasqua e non solo. Perché uccidere degli animali così inermi, strappati a circa un mese dalla loro madre, per portarli al macello? Nessun Dio ci ha obbligati al sacrificio delle povere bestie. Pur riscontrando nella Bibbia sacrifici di animali, i tempi sono cambiati ormai e non tutte le tradizioni vanno rispettate in base ai nostri stili di vita molto modificati. Siamo in genere più consapevoli e rispettosi della natura e dovremmo, dalla nostra posizione di forza, cercare di amare tutte le creature. Buona giornata e felice Pasqua.

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